Perchè associarsi all’AVIS

puzzle_avis_450x400[1]AVIS è un associazione di volontariato fondata a Milano nel 1927 dal dott. Vittorio Formentano con l’obiettivo di promuovere la donazione periodica, volontaria, non remunerata e associata di sangue ed emocomponenti.

Con le sue 3.400 sedi sparse su tutto il territorio nazionale, oggi AVIS è la più grande associazione di volontariato del sangue italiana, che ogni anno contribuisce a circa l’80% del fabbisogno nazionale.

Nel 2013 sono stati 1.340.000 i soci dell’associazione, per un totale di 2.107.000 unità di sangue ed emocomponenti raccolte.

Molto impegno è riservato alla promozione della solidarietà, come dimostra il sostegno alla ricerca scientifica sulle malattie rare e genetiche, legate al sangue e non solo, con partner istituzionali pubblici e privati.

Negli anni AVIS ha saputo rinnovarsi e ha intensificato la sua presenza su tutti i media, attraverso progetti innovativi come la nuova campagna di comunicazione “La prima volta” e la web radio Radio Sivà che trasmette 24 ore su 24 musica e notizie dell’Associazione e dall’universo del non profit.

donazioni2Inoltre, sempre più costante è la promozione della cittadinanza attiva e degli stili di vita sani e corretti, in particolar modo tra le nuove generazioni. Per raggiungere questo obiettivo, AVIS ha potuto contare sulla collaborazione delle più importanti e prestigiose istituzioni nazionali come il Ministero dell’Istruzione, della Ricerca e dell’Università, con cui è stato stipulato un protocollo d’intesa finalizzato a promuovere molteplici progetti di studio e sensibilizzazione. AVIS è un’associazione con una grande storia con valori che sono validi ancora oggi e per questo motivo non ha paura di sfidare il futuro. Per farlo al meglio ha bisogno di te: entra anche tu a far parte dell’Avis, a prima volta è per sempre!

44524_1gDonare il sangue è un gesto di profonda solidarietà verso il prossimo, significa fare realmente qualcosa di utile nei confronti di una persona che soffre.

Le donazioni da parte dei volontari, in maniera periodica, anonima e non retribuita, rappresentano tutt’ora l’unica soluzione, e sono una garanzia per il ricevente.

Donare il sangue è un preciso dovere civico, un gesto di solidarietà che non conosce barriere di razza, di ideologia o religione, e rappresenta uno di rari momenti di medicina preventiva. Con un semplice gesto della durata di qualche minuto, si può salvare la vita di molte persone.

Proprio il fatto che di sangue c’è una necessità assoluta, implica di conseguenza che tutti coloro che possono dovrebbero donarlo, senza crearsi falsi problemi e false paure. Un nessun Ospedale sarebbe in grado di assicurare qualsiasi terapia trasfusionale senza la preventiva disponibilità di donatori.

avis_utenteDonare il sangue significa dimostrare concretamente che ci interessa la vita di una persona che soffre. Il sangue è indispensabile quando si devono prestare i primi soccorsi ad una persona. Viene usato in chirurgia per tutti quei pazienti che non possono ricorrere all’autotrasfusione, ed è di basilare importanza nella chirurgia dei trapianti.

Per darvi un’idea di quanto sangue occorra per un trapianto, è riportata qui di seguito una tabella molto esplicativa:

– RENE: servono in media 4 donazioni di globuli rossi;

– CUORE: 10 sacche di globuli rossi, plasma  e piastrine, con picchi anche di 30/40;

– FEGATO: nelle prime 24 ore: 12 sacche di globuli rossi (16 per i primi 10 giorni), 27 sacche di plasma fresco congelato (35 nei primi 10 giorni), 2 sacche di piastrine (5 nei primi 10 giorni). Si possono raggiungere punte di 160/170 sacche di globuli rossi, 290/300 di plasma e 140 di piastrine per interventi particolarmente impegnativi.

– MIDOLLO OSSEO: da 50 a 80 sacche di globuli rossi, plasma, piastrine ed immunoglobuline, con picchi di 200/300 donazioni ogni terapia (4/5 mesi) prima dell’intervento.

Il compito dell’Avis e di tutte le altre associazioni che si occupano della raccolta dl sangue, è quello di sensibilizzare il maggior numero di persone vero i problemi legati alla carenza di sangue, promuovendo la sicurezza nella raccolta del sangue. Molti nella vita hanno donato il loro sangue, sulla spinta emozionale che poteva essere la richiesta di un amico o di un parente, superando di colpo tutte le paure e i timori che si avevano. In seguito a queste esperienze, molti donatori occasionali sono diventati donatori periodici.

La speranza è che non si debba mai vivere un’esperienza dolorosa, per capire al termine della stessa, quanto tempo è stato buttato via inutilmente, a causa del proprio egoismo e di paure e timori ingiustificati.

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